Condizioni quantitative della BtMG
Avvocato penalista Monaco di Baviera

La quantità di sostanza stupefacente riscontrata è determinante

Concetti di quantità della legge sugli stupefacenti

Per le violazioni che rientrano nella Legge sugli stupefacenti, la quantità di sostanza stupefacente riscontrata è il fattore determinante in termini di responsabilità penale e severità della pena. La legge sugli stupefacenti (BtMG) prevede tre categorie: quantità ridotta, quantità normale e quantità non ridotta.

Cosa significa?

Quantità ridotta, quantità normale e quantità non ridotta?

La legge sugli stupefacenti elenca le tre definizioni di quantità, ma non specifica quantità specifiche per una chiara distinzione. Queste sono state stabilite solo tramite sentenze e decisioni giudiziarie a livello statale e vengono utilizzate come linee guida per le violazioni in materia di stupefacenti. Tuttavia, non esistono linee guida uniformi in tutta la Germania: i limiti quantitativi per gli stupefacenti variano da stato a stato. Qui troverete una panoramica dei limiti per i principi attivi per quantità non piccole.

• La quantità piccola regolamentata da normative statali specifiche è anche definita quantità molto piccola. Poiché la legge sugli stupefacenti (BtMG) non fornisce quantità precise, il “fabbisogno istantaneo o giornaliero” di un consumatore non dipendente funge da indicazione iniziale: secondo la giurisprudenza, fino a tre unità di consumo sono considerate una quantità piccola. Per i prodotti a base di cannabis, ad esempio, le autorità di Monaco e di tutta la Baviera considerano una quantità piccola un peso lordo fino a 6 grammi. Tuttavia, possono anche discostarsi da questo limite in singoli casi.
• Secondo la legge sugli stupefacenti, la quantità normale si colloca tra una quantità piccola e una quantità non piccola.
• Anche il termine “quantità non piccola” non è definito legalmente nella legge sugli stupefacenti. Per numerose sostanze stupefacenti, la giurisprudenza ha anche stabilito soglie che determinano quando una quantità non piccola è considerata in uso. Il criterio decisivo per la determinazione di queste soglie non è il peso lordo del rispettivo stupefacente, ma la quantità di principio attivo contenuta, che di solito viene determinata da un istituto forense.